Percorso del Romanico

Itinerario di grande interesse artistico e culturale, il Percorso del Romanico si snoda attraverso l’antico territorio del Lemine, area abitata fin dai tempi preistorici.

Lo Sapevi che…

Le chiese “rotonde”, rare in Italia, sono chiese a sé,
spesso di origine ignota e potrebbero essere
anteriori al cristianesimo.

Nei Dintorni…

Hotel Ristorante Camoretti

HOTEL RISTORANTE CAMORETTI
Via Camoretti, 2
24030 ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG)
Telefono: +39 035.55.04.68
info@camoretti.it 
www.camoretti.it

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Il Percorso del Romanico è tra i luoghi più suggestivi della Valle Imagna, vero e proprio Museo Diffuso dell’arte romanica e post-romanica immerso nel verde e riconosciuto a livello Europeo.

E’ un percorso ad anello adatto a tutti e percorribile in circa due ore, unisce al piacere di una passeggiata la possibilità di visitare monumenti e luoghi di grande valore in un’area molto ristretta. Il notevole ruolo storico di quest’area è collegato a quello dell’Episcopato di Bergamo, a ciò dobbiamo la concentrazione di edifici religiosi ancora in buono stato di conservazione, ben quattro chiese, veri e propri gioielli dell’architettura romanica e post-romanica la Chiesa di S. Tommaso in Lemine detta Tempio di San Tomè, il Santuario Madonna del Castello, la Chiesa di San Giorgio e la Chiesa di San Nicola.

Tempio di San Tomè
Partenza dal Tempio di San Tomè

La passeggiata può iniziare dalla Rotonda di San Tomè; il Tempio di San Tomè è sicuramente la più singolare e famosa chiesa romanica per il particolare impianto architettonico, la ricchezza delle decorazioni scultoree e il contesto ambientale in cui è inserita. Vi si accede dalla S.P. 175,  dal parcheggio si percorre a  piedi una strada che conduce davanti al tempio. A pianta circolare è stata costruita nel 1150 circa sulle fondamenta di una precedente chiesa. Si ipotizza che in epoca romana qui esistesse già un tempio pagano poi andato in rovina. Accanto alla chiesa, dove oggi ha sede l’Antenna Europea del Romanico, sorgeva un monastero femminile.

Il sentiero sulla sinistra del tempio conduce al Ponte romanico del Tarchì, sul torrente Tornago, detto anche ponte del diavolo per alcune leggende, risalente al XII secolo ricostruzione di un antico ponte romano sul quale passava la via Rezia che collegava Bergamo alla Val San Martino e alla Svizzera. Qui vi è il confine tra Almenno San Bartolomeo ed Almenno San Salvatore. Oltrepassato questo ponte  salendo verso sinistra e poi subito a destra ci si immette su via Borgo Antico per proseguire verso Molina. Su questa antica strada romanica ci sono ancora tracce di una delle due porte che permetteva l’accesso alla Contrada Molina, antica zona industriale fortificata di proprietà del vescovo di Bergamo dove c’erano mulini che funzionavano con l’acqua del Brembo, un torchio per produrre l’olio, un maglio per lavorare il ferro, una segherie e una fornace.

Santuario Madonna del Castello Bergamo
Verso il Santuario Madonna del Castello

La traccia esce dal boschetto per percorrere una stradella che porta alla Località Moline ed alla terrazza alluvionale del Brembo.  Dopo una ventina di minuti si arriva ad un bivio. Entrambe le direzioni portano alla prossima meta: il complesso della Madonna del Castello. Lasciata la contrada Molina ci si dirige in salita su strada asfaltata fino alla prima curva da dove parte un sentiero che conduce al Santuario Madonna del Castello, situata a picco sul fiume Brembo su un’area dove sorgeva un antico Castello oggi distrutto, la Madonna del Castello è composta da 3 corpi: la cripta del VII-VIII secolo, la più antica e meglio conservata della provincia di Bergamo, l’antica chiesa plebana della a fine del IX secolo e il Santuario di S. Maria del Castello del XVI secolo. Conserva numerosi affreschi di autori ed epoche diverse, di particolare bellezza l’ambone romanico in pietra arenaria del XII secolo con i simboli degli Evangelisti. In prossimità del Vicolo del Santuario si può imboccare una mulattiera in discesa sulla destra che porta al verso il Brembo fino ai resti del Ponte Romanica della Regina, pare risalente all’impero di Traiano. Questo ponte lungo 200 mt. e alto 25, collegava una sponda all’altra del Brembo con otto arcate e sette piloni, oggi ne rimangono solo i resti di due piloni.

Chiesa di San Giorgio in Lemine Bergamo
Si prosegue per la Chiesa di San Giorgio

Lasciato alle spalle il Santuario, si percorre la via Carducci fino al semaforo che permette di attraversare la strada provinciale, percorrendo la via Ospedaletto fino in fondo si arriva in circa 15 minuti alla Chiesa di San Giorgio, la più grande chiesa romanica della Diocesi di Bergamo seconda solo alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Costruita nel 1150 per volere del Vescovo di Bergamo, presenta le facciate esterne di diversa tessitura muraria, conserva numerosi dipinti i più importanti della fine del 200, molti affreschi e un piccolo cimitero attiguo di epoca napoleonica.

Chiesa di San Nicola Bergamo
Infine eccoci alla Chiesa di San Nicola

Proseguendo sulla strada sterrata di fronte alla chiesa di San Giorgio e attraversata al strada provinciale, si prosegue per la via San Giorgio fino alla località “in Armisa” dove possiamo vedere una cascina del 1400. Raggiunta la via Ponte della Noca si risale a destra la via Dante Alighieri fino all’edicola di S. Cristoforo per poi imboccare a sinistra l’antica strada delle Corne Buse che conduce alla Chiesa di San Nicola tra campi e vigneti. La Strada delle Corne Buse, raggiunge una delle contrade più antiche di Almenno la contrada Porta con abitazioni che risalgono al 1400. In questa contrada troviamo la Porta medievale di Oneta, ultima rimasta delle 6 porte che un tempo permettevano l’accesso e l’uscita da Almenno.

La Chiesa di San Nicola costruita nel 1488 fu costruita in onore della Madonna (Santa Maria della Consolazione) che aveva liberato gli abitanti di Almenno dalla peste. Affreschi di pregio come la Madonna col Bambino del Boselli del 1518, preziose tele come la Trinità di Andrea Previtali del 1517 e la Sacra Famiglia di Francesco da Ponte detto Bassano, sono conservati all’interno della chiesa, oltre all’Organo Antegnati del 1588 organo di grande valore, il più antico della bergamasca. Dalla Chiesa di San Nicola si accede all’ex Convento, dove è ancora possibile visitare le celle dei frati Agostiniani e gli altri ambienti, oltre al bellissimo chiostro.

Siamo alla conclusione del nostro itinerario ad anello che ci riporta al Tempio di San Tomè, ripercorrendo in discesa la strada delle Corne Buse fino alla Via Ponte della Noca, oltrepassando il  Tornago sul ponte della Noca per giungere di nuovo al Tempio attraversando la strada provinciale.

Il Percorso del Romanico si completa in circa 2 ore escludendo le visite all’interno delle chiese.

Chiesa di San Giorgio in Lemine Almenno San Salvatore
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